Oltre
trecento stazioni ferroviarie visitate e passate allo scanner in circa due mesi per dimostrare che
esiste un degrado diffuso sul quale occorre intervenire. È quanto ha fatto il
gruppo regionale del PD, che ha presentato questa mattina in Consiglio regionale un report del censimento condotto dai consiglieri e dai livelli locali del PD con un questionario alla mano. A fianco della Stazione di Milano Centrale, appena restaurata e trasformata con l’apertura di molti negozi, esistono
415 stazioni più o meno grandi mediamente non presidiate da personale (70%), in cui manca la biglietteria (70%) e perfino le obliteratrici (nel 40% non esistono o sono fuori uso) e dove la sala d’aspetto, che è presente in nove casi su dieci, è però senza riscaldamento (70%) e spessissimo in pessime condizioni. Nel 45% delle stazioni visitate i bagni sono assenti o inagibili (una sintesi dei dati si trova in coda al comunicato). Su
BlogDem e su
Facebook trovate le oltre trecento foto scattate dai consiglieri, mentre su
You Tube i video che testimoniano le diverse situazioni.
Obiettivo dichiarato del PD è l’approvazione nel bilancio
regionale 2011 ora in discussione (l’approvazione è prevista per domani) di un emendamento che crei un
fondo da 25 milioni di euro destinato a progetti di riqualificazione delle stazioni lombarde di RFI e Ferrovie Nord, in collaborazione con le società ferroviarie e con i comuni interessati. La proposta segue un ordine del giorno presentato all’assestamento del bilancio 2010 approvato a luglio dall’Aula.
«Lo stato di degrado delle stazioni lombarde – spiega il consigliere regionale
Stefano Tosi - indica chiaramente come non si sia investito sulle strutture e come la gestione sia stata trascurata da RFI e dalla Regione Lombardia. I
pendolari lombardi meritano di frequentare stazioni accoglienti, cosa che oggi evidentemente non sono. Occorre combattere il degrado per poter contare finalmente su un servizio adeguato, perché le stazioni sono la porta d’ingresso del servizio».
Sulle risorse interviene
Agostino Alloni: «I 25 milioni che chiediamo alla Regione di stanziare potrebbero servire per mettere a disposizione di altre risorse da parte di RFI e dalle realtà locali. L’obiettivo principale è quello di
“dare in affido” le stazioni e creare quindi le condizioni affinché siano presidiate: trovare qualcuno che localmente garantisca l’apertura e la chiusura delle sale d’attesa, il funzionamento degli impianti di riscaldamento e faccia da deterrente per i purtroppo frequenti atti di vandalismo. Insomma, rendere più funzionali e sicure le stazioni ferroviarie».
Le conclusioni sono del capogruppo PD
Luca Gaffuri: «Quindici anni di governo Formigoni
segnano la responsabilità di PDL e Lega su una situazione di palese degrado, dalle stazioni alla condizione dei treni stessi. È del tutto evidente che un questa condizione un aumento sostanziale delle tariffe non sarebbe in alcun modo giustificato».
I dati
Il 26 ottobre è iniziato un tour delle 415 stazioni ferroviarie lombarde, 110 di Ferrovie Nord Milano e 305 di Rete Ferroviaria Italiana. I 22 consiglieri regionali del PD, con segretari di circolo e amministratori locali hanno fino ad oggi visitato 300 stazioni nelle dodici province lombarde, ampiamente documentato con video e foto sul profilo Facebook del gruppo regionale (digitare nel campo di ricerca di FB “Gruppo PD Lombardia”).
Questo l’esito delle criticità segnalate sul questionario, preventivamente preparato per la campagna, sono similari nelle varie province.
Funzionalità:
- nel 70% dei casi manca la biglietteria (nel 40% dei quali non è sostituita da un bar, i pendolari sono costretti a munirsi di ticket da rivenditori siti nel centro cittadino)