«
Un leghista vero è un leghista vero sempre». Niente
suspance, nessuna sorpresa: i leghisti in Regione sciolgono subito gli indugi e annunciano che
non saranno in Aula quando verrà suonato l'inno di Mameli, martedì 15 marzo. La decisione di far precedere tutte le sedute del 2011 da "Fratelli d'Italia" era stata presa nel corso dell'ultima seduta quando è stata votata la legge per i festeggiamenti del 150esimo dell'Unità d'Italia. Lo annuncia il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale
Stefano Galli: «Un leghista vero è un leghista vero sempre». Anche il vicepresidente della Regione, il leghista
Andrea Gibelli, ha già fatto sapere ufficialmente che entrerà solo a inno concluso.
Critiche le opposizioni, ma anche il Pdl. Per il vicepresidente del Consiglio regionale
Filippo Penati (PD) si tratta di un «
atteggiamento di pura propaganda. Noi del pd saremo tutti in Aula per cercare di isolare quanti vorranno trasformare in gazzara un momento dalla forte spinta unificatrice. Mi auguro che il presidente del Consiglio
Davide Boni (Lega Nord, ndr) trovi il modo per dissociarsi dall'atteggiamento dei suoi colleghi e incarni fino in fondo il suo ruolo istituzionale».
Anche per l'Udc «è molto grave - commenta Savino Pezzotta, Coordinatore regionale dell’Unione di Centro in Lombardia - che non voglia partecipare, con questo gesto
la Lega si dimostra irrispettosa dell’Italia e della storia di molti lombardi. Dimentica che anche i
grandi padri del federalismo come Ferrari e Cattaneo erano profondi sostenitori dell’unità nazionale».
Ma anche gli alleati di governo del Pdl bacchettano la decisione dei leghisti. «Il Popolo della libertà è sempre stato per un’Italia unita e federale. Noi domani saremo sicuramente tutti nell’Aula del Consiglio regionale
rispettosi del ruolo istituzionale che i cittadini lombardi ci hanno affidato».
Quella di martedì 15 marzo non sarà però l'unica seduta in cui verrà suonato l'inno. L'iniziativa verrà infatti
replicata durante tutto il 2011 e con ogni probabilità la Lega Nord non capiterà mai in quei tre minuti.