Segui LombardiaNews con i feed rss Segui LombardiaNews su Youtube Segui LombardiaNews su Twitter Segui LombardiaNews su Facebook Invia una email
Milano

Cedolare secca al via, impatto maggiore per Milano

casa affitto fotoTempo scaduto per regolarizzarsi. Dal 7 giugno sono cambiate le carte in tavola sia per i proprietari di casa che per gli inquilini. La novità introdotta dal governo si chiama cedolare secca ed è pensata per favorire l’emersione del nero nel mercato degli affitti privati. Stando alle stime più prudenti sono 500mila i contratti non registrati, 1 milione quelli irregolari, per una mole di sommerso che secondo la Cgil pesa per circa 13 miliardi di imponibile che ogni anno sfugge al fisco. Ma questo nuovo strumento non sempre conviene. Vediamo cosa cambia
in concreto, chi ci guadagna e chi no, con uno sguardo alla situazione di Milano.
Arriva un nuovo strumento: la cedolare secca.
Con una nuova norma varata dal governo, contenuta nel decreto sul federalismo fiscale, dallo scorso 7 aprile i proprietari di immobili locati ad uso abitativo possano optare per la cedolare
secca sui redditi dagli affitti. I proprietari che scelgono la nuova applicazione devono inviare una comunicazione a mezzo raccomandata con cui informano l’inquilino del modificato
regime fiscale, rinunciando al contempo a chiedere aumenti di qualsiasi natura (clausole Istat, aumenti per lavori, etc.). Il tempo per “sanare” situazioni irregolari è scaduto il 6 giugno (60
giorni di tempo a decorrere dal 7 aprile).
Cosa cambia dopo il 6 giugno. La grande novità è che da oggi gli inquilini possono denunciare i contratti in nero. Dal 7 giugno,
infatti, i proprietari che non hanno provveduto a sanare i contratti in nero o irregolari (non registrati, registrati ma con una parte del canone a nero, comodati fittizi, etc.), possono segnalare all’Agenzia delle Entrate la mancata regolarizzazione, registrare il contratto ed esigere l’applicazione di un canone annuale pari al triplo della rendita catastale. Che a Milano
significherebbe una detrazione dell’affitto pari al 75%. «Con questa norma importante si apre il tappo dell’evasione fiscale, attraverso la possibilità di un’iniziativa attiva da parte dei
conduttori, i quali oltretutto beneficeranno del vantaggio concreto di ottenere una durata contrattuale lunga (4 anni + 4) e una sostanziosa diminuzione del canone d’affitto», ha commentato Stefano Chiappelli, segretario generale Sunia Milano (il sindacato degli inquilini, i cui sportelli sono aperti per ulteriori informazioni sulle novità legislative).

Cosa succede se il locatore sceglie la cedolare. Nel caso invece, in cui sia il proprietario stesso dell’immobile a optare per la cedolare, cosa cambia per gli inquilini? «Sostanzialmente nulla, se non per il blocco degli aumenti. Che è poca cosa in realtà se si considera che l’adeguamento Istat vale attorno all’1% del canone», spiega il rappresentante sindacale, «ma soprattutto, l’applicazione della norma ha lasciato insoluta la questione urgente della riduzione degli affitti. Dal punto di vista economico, infatti, non ha portato nessuna miglioria nel mercato degli affitti privati in una città che ne aveva bisogno (Milano e Roma sono le più care d’Italia). Anzi, estendendo la possibilità della cedolare sia ai canoni liberi che a quelli concordati, non favorisce i contratti con affitti convenzionati, inferiori a quelli del mercato libero del 30-35%».

E alla proprietà, la cedolare conviene? «Questo strumento non porta alcun vantaggio ai proprietari con redditi inferiori ai 30mila euro», chiarisce Stefano Chiappelli, «in sostanza la piccola proprietà non trae reale beneficio dal nuovo regime fiscale. A nostro giudizio la cedolare è uno strumento di per sé positivo, ma con i criteri previsti da questa legge, avvantaggia solo la grande proprietà privata».

La situazione affitti a Milano. Secondo i dati del Sole 24 Ore, i contratti non regolari in Italia sono 500mila, di cui il 35% a Milano. In una città con 12mila giovani sotto i 30 anni che abitano ancora dai genitori e 50mila studenti fuori sede che non trovano una risposta abitativa adatte alle loro condizioni (un affitto medio per un bilocale non centrale si aggira sui 900-1000 euro), il disagio abitativo rimane importante. «Sarebbe opportuno che questa città si dotasse di un monitoraggio della domanda e dell’offerta del mercato immobiliare. Una novità positiva in questo senso arriva dalla nuova giunta che ha proposto la costituzione di un’Agenzia per la casa», prosegue Chiappelli, «crediamo inoltre che questa amministrazione debba recuperare il canale convenzionato, a differenza di quanto fatto sinora, ovvero l’opzione per la strada del canale libero da una parte e del nero dall’altra. Bisogna proporre soluzioni abitative concordate tra pubblico, privato e privato sociale, con un obiettivo comune: rimettere al centro dell’agenda di questa città il problema affitti. Che non vuol dire costruire a tutti i costi, ma fare un mix tra nuove costruzioni e recupero del patrimonio immobiliare esistente».
(Fpsmedia)
Fonte: Redazione
Mercoledì 15/06/2011
Condividi su:  Condividi su Ok-Notizie Condividi su FriendFeed Condividi su Twitter Condividi su Facebook Condividi su Google Buzz
Curiosità
separazione
Curiosità
La scuola di circo per giovani acrobati

La scuola di circo per giovani acrobati

Una palestra libera di Circo per tutti i ragazzi dai 14 ai 19 anni che si vogliano cimentare nelle arti circensi
separazione
Cibo e anima
L'asparago in sfilata a Roma

L'asparago in sfilata a Roma

La pregiata produzione della Valceresio e il Salame di Varzi sono le uniche due specialità tipiche che in Lombardia nascono esclusivamente in realtà locali con meno di cinquemila abitanti
separazione
Media
WhatsApp su computer, ecco come funziona

WhatsApp su computer, ecco come funziona

Come associare il vostro computer con lo smartphone usando una applicazione web che per ora funziona solo attraverso il browser Chrome di Google
separazione
Eventi
Buon compleanno Sormani

Buon compleanno Sormani

La biblioteca cittadina compie sessant'anni: un'iniziativa che coinvolge la città per festeggiarla
separazione