
Li beffa entrando da un ingresso secondario, ma ancora una volta la “scappatina” in bagno si trasforma in un assedio. E' successo stamattina, martedì 8 febbraio, in Consiglio regionale della Lombardia.
Nicole Minetti, la consigliera regionale eletta nel marzo 2010 nel listino bloccato del presidente Formigoni, attira ancora una volta solo su di sé i flash dei fotografi e le domande dei giornalisti. Era
già successo due settimane fa, quando era appena stata indagata insieme a Emilio Fede e Lele Mora per induzione alla prostituzione minorile nell'ambito del “rubygate” che sta investendo il premier Silvio Berlusconi. Si è ripetuto oggi, a
poco più di una settimana dalla sua deposizione davanti ai magistrati. In quell'occasione Minetti aveva detto di aver avuto una “relazione affettuosa” con il premier.
Alle 10, i giornalisti la aspettano in fondo allo scalone da cui si

accede all'Aula, ma lei è già dentro. Fotografi e cameraman si assiepano quindi
nell'area dedicata alla stampa – raramente così affollata – salendo anche in ginocchio sui banchi pur rubare lo scatto più bello. Quando lei si alza per uscire,
scatta una vera e propria rincorsa. A seguire i lavori appena iniziati restano solo i collaboratori dei gruppi consiliari, nessun giornalista perché sono tutti davanti
all'uscita della toilette delle signore.
Quando esce, non risponde a nessuna domanda e due commessi la devono
letteralmente scortare in Aula. E allora i giornalisti e fotografi tornano in Aula e riparte la lotta allo scatto più bello.

Per la cronaca, nel frattempo c'è stato un
minuto di silenzio per i bambini rom morti nel rogo di Roma ed è iniziata la discussione sulla
fusione di tre piccoli comuni nel comasco. In tarda mattinata è poi attesa la relazione del consigliere Renzo Bossi sul
progetto di legge sulla legalità.
A fine mattinata, dopo altri tre "inseguimenti", il capogruppo del Pdl
Paolo Valentini ha preso la parola per chiedere all'Ufficio di presidenza di "farsi garante della libertà della stampa di accedere, ma anche dei consiglieri di muoversi".
Filippo Penati, vicepresidente del Consiglio regionale, ha garantito che prima della prossima seduta verranno presi provvedimenti.